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Share Prize XIII

Le Opere ︎︎︎


Paperwall

 WINNER 

Francesca Fini

The Paper Wall è un'installazione vivente con performance, action painting e robotica che esplora il concetto di Muro: separazione da esterno e controllo dell'interno. L’installazione inizia con la costruzione di un  perimetro di contenimento, simbolico,  assemblato con  moduli giocattolo trovati in rete. Il Muro, a qualunque latitudine, è un'idea diabolica: tiene fuori gli indesiderati, imprigiona chi si trova all'interno. “Nella seconda fase del lavoro, marco il territorio con i colori della bandiera americana, aiutata e disturbata da robot domestici hackerati. Dotati di pennarelli neri, contribuiscono, interferiscono con il disegno, mentre esplorano lo spazio in cerca di vie di fuga”. La performance si evolve nel mio tentativo di gestire l'ordine dell'intenzione nel disordine della creazione: una danza che rivela la natura grottesca del controllo.

VR Free

Milhad Tangshir

VR Free è un'esperienza di realtà virtuale. Esplora la natura degli spazi di detenzione ritraendo alcune frazioni della vita all'interno del carcere di Torino. Il film cattura anche la reazione di pochi detenuti durante il loro breve incontro con video immersivi della vita fuori dal carcere. Utilizzando il dispositivo VR, i detenuti possono partecipare virtualmente ad alcune situazioni pubbliche e intime, che non sono più alla loro portata.






I Stalk Myself more than I Should

Sofia Braga

Nella sorveglianza che incoraggia gli utenti Internet a monitorare i loro comportamenti quotidiani, superando la paura di essere osservati, c’è un aspetto narcisistico. La condivisione online di contenuti privati strutturati, razionalizzati e complessi con dettagli intimi, colloca gli utenti in un (p)anopticon digitale. Questo contenuto non è facilmente leggibile ed è soggetto a interpretazioni multiple, quindi è possibile trovare vari punti di partenza per diverse storie speculative.
"I Stalk Myself more than I Should" è un archivio di ricordi scaduti che avrebbero dovuto morire entro 24 ore. L'opera mostra una selezione di Stories Instagram conservate attraverso l'uso dello screen recording. Andando contro la natura di quella funzione, il progetto indaga l'appropriazione, l'interpretazione e la rappresentazione, nonché le qualità e le gerarchie dei ricordi umani condivisi e archiviati online.

El Inconformista

Leandro Estrella

Il concetto generale dell’installazione, ispirato al Cacerolazo sudamericano, è la protesta. L’opera interattiva è composta da due elementi sonori: l’autorità rappresentata dalla trasmissione radio e il manifestante rappresentato dalla forchetta di legno che batte sulla casseruola, quest’azione, si avvia quando lo spettatore entra nella zona di controllo del dispositivo elettronico. Questi suoni hanno la forma genica [A AB A]: [A] il rumore della radio in FM, [AB] il rumore della radio in FM+la forchetta di legno che batte sulla casseruola, [A] il rumore della radio in FM.





Amazon’s Cabinet of curiosities

Emilio Vavarella 

“Ho chiesto ad Alexa Voice Shopping, l'intelligenza artificiale di Amazon : "Alexa, puoi suggerirmi un prodotto per una nuova opera d'arte?". Ho acquistato ogni singolo prodotto suggerito, fino a quando non ho finito l'intero budget per questo progetto. Il risultato è Amazon’s Cabinet of Curiosities (2019), un'installazione prodotta in collaborazione con un'intelligenza artificiale ottimizzata da algoritmi per il consumo di massa. Sto immaginando i futuri effetti della tecnologia, attraverso l'uso di finzione speculativa, decontestualizzando ed abusando della tecnologia per rivelarne i meccanismi nascosti.”



Sous les claviers

Filipe Vilas-Boas

Un tributo allo slogan dei tumulti del Maggio francese del ’68, “Sous les pavés, la plage”. Componendo un messaggio con i sanpietrini incisi, il pubblico è invitato ad esprimersi. Le nuove forme di mobilitazione delle nostre società digitali, emergono e si strutturano nel cuore dell’agorà digitale. L’installazione ci invita a continuare la lotta di emancipazione, nel cuore di Internet. Tocca a noi riflettere, discutere e scambiare visioni, senza perdere di vista la sfida legata all’economia digitale e alla massificazione del discorso pubblico.


La giuria